Clicca qui per consultare i presepi in Ordine Progressivo
CALCI
[011] Il Presepio che cresce di Nicosia
[020] Presepe del Museo di Storia Naturale
CAPRAIA E LIMITE
CASTELFIORENTINO
[003] La Via dei Presepi
CASTELFRANCO DI SOTTO
CERRETO GUIDI
CERTALDO
[076] Presepe Piazza Annunziata - Certaldo
EMPOLI
FIRENZE
[005] Presepe artistico dei Bassi
[084] Presepe della Parrocchia di San Leone Magno
[085] Presepe Parrocchia Sant'Angelo a Legnaia
FUCECCHIO
GAMBASSI
[012] Presepe artistico di Montignoso
LARCIANO
LARI
[007] Museo del Presepe
MONTAIONE
MONTELUPO FIORENTINO
MONTOPOLI
[002] Presepe artistico di San Romano - Montopoli
[010] Presepe artistico di Montopoli
[016] Presepe Fondazione Conservatorio San Marta - Montopoli
[018] Presepe artistico Parrocchia di Capanne - Montopoli
[055] Presepe chiesa di Castel del Bosco - Montopoli
[057] Presepe all'Hotel 4 Gigli - Montopoli
[058] Presepe Non solo pane - Montopoli
[059] Presepe negozio Alice - Montopoli
[060] Presepe di La volta bòna - Montopoli
[061] Presepe Alimentari Lucchesi Giovanni - Montopoli
[062] Presepe Norcineria Marianelli - Montopoli
[071] Presepe in stoffa sul balcone - Montopoli
[072] Natività in stoffa, suore Santa Marta Montopoli
[073] Natività in stoffa con altri presepi in materiale riciclato - Montopoli
[081] Presepe Fornoli Snc di Gasparini Giorgio & C. (La Bettola Tavern) - Montopoli
[082] Presepe Panificio Centi - Montopoli
PALAIA
PESCAGLIA
[019] Presepe in Grotta, a Convalle - Pescaglia (Lu)
PONTEDERA
QUARRATA
[075] Presepe tradizionale in cantina - Tizzana, Quarrata
SAN MINIATO
[001] Presepe artistico di Cigoli
[006] Presepe a grandezza umana di S. Miniato
[009] Il Presepe Vivente di S. Miniato Basso
[014] Presepe ex stalla Casa Torre "Sgherri"
[015] Presepe Parrocchia SS Jacopo e Pietro - Loc. Balconevisi
[017] Presepe Residenza per anziani "Del Campana Guazzesi"
[023] Presepe Casa Gemignani - San Miniato
[025] Presepe Emporio - San Miniato
[026] Presepe Famiglia Donati - Baldelli - San Miniato (PI)
[027] Presepe SS. Annunziata Famiglia Donati Baldelli - San Miniato (PI)
[028] Presepe Repetti Laura - San Miniato (PI)
[029] Presepe Movimento Shalom Onlus - San Miniato (PI)
[030] Presepe Movimento Shalom Onlus Atelier - San Miniato (PI)
[031] Presepe Movimento Shalom Onlus Loggiati di San Domenico - San Miniato (PI)
[032] Presepe Donati Andrea - Alimentari - San Miniato (PI)
[033] Presepe La Bottega di Laura Laffi - San Miniato (PI)
[034] Presepe Lavanderia Onda Blu - San Miniato (PI)
[035] Presepe Famiglie Antico Bar - San Miniato (PI)
[036] Presepe Agenzia Immobiliare Ceccatelli - San Miniato (PI)
[037] Presepe Edicola Buonaventura - San Miniato (PI)
[038] Presepe Misericordia San Miniato Frates Donatori di Sangue - San Miniato (PI)
[039] Presepe Karin Caruso - Piccole Robe - San Miniato (PI)
[040] Presepe Maria Antonietta Frosini - San Miniato (PI)
[041] Presepe Daniela Bianconi - San Miniato (PI)
[042] Presepe Parrocchia Santa Caterina - San Miniato (PI)
[043] Presepe Nel sorriso di Valeria - San Miniato (PI)
[044] Presepe famiglia Campinoti Frangini (PI)
[045] Presepe della Cattedrale di San Miniato (PI)
[046] Presepe della chiesa di San Domenico (PI)
[047] Presepe della chiesa di San Rocco a San Miniato (PI)
[048] Presepi dei Vicoli Carbonai di San Miniato (PI)
[049] Annunciazione e Natale a San Miniato - Luca Macchi
[050] Presepe del C.R.A. a San Miniato (PI)
[051] Presepe Famiglia Banchellini a San Miniato (PI)
[052] Presepe in corsia - Reparto Nefrologia a San Miniato (PI)
[053] Presepe Famiglia Chelli a San Miniato (PI)
[054] Presepe chiesa di San Francesco a San Miniato (PI)
[056] Presepe in pelle a Ponte a Egola - San Miniato (PI)
[063] Presepe Famiglia Gazzarrini- Cavallini - San Miniato (PI)
[064] Presepe di Paola Ermelani - San Miniato (PI)
[065] Presepe Pizzeria Vecchio Cinema - San Miniato (PI)
[066] Presepe Famiglia Pier Giuseppe Leo - San Miniato (PI)
[067] Presepe di Mario Ermelani - San Miniato (PI)
[068] Presepe Associazione Turistica Pro Loco - San Miniato (PI)
[069] Presepe Associazione Turistica Pro Loco - San Miniato (PI)
[070] Presepe di Alice di Bennardo "Alchemilla" - San Miniato (PI)
[074] Presepe Buonaparte - Piazza Buonaparte San Miniato
[077] Presepe famiglia Ermalani - San Miniato (PI)
[078] Presepe Gelli Daniele - San Miniato (PI)
[079] Presepe Famiglia Gelli - San Miniato (PI)
[080] Presepe Gabriele Coiffeur - San Miniato (PI)
SANTA CROCE SULL'ARNO
SANTA MARIA A MONTE
SCANDICCI
[021] Presepe Associazione Amici della Badia di Settimo - Scandicci (FI)
[022] Presepe Auser Volontariato - Scandicci (FI)
SESTO FIORENTINO
[024] Presepe Famiglia Santini - Sesto Fiorentino (FI)
SIGNA
[004] Presepe artistico di Lecore
VICOPISANO
[013] Il Presepe dell'Angelo a S. Giovanni alla Vena
VINCI
[008] Presepe artistico di Petroio
A LECORE DALLE RADICI DELLA SPERANZA NASCE LA VITA
Noi dobbiamo essere come le radici di un albero, aggrappate
alla terra per non essere sbalzati via dalla prima tempesta della nostra vita. Così
una nonna diceva a Settembre a Lourdes al curatore del presepe Sauro Mari che,
tornando a casa, ha realizzato lo scenario del Presepe di Lecore 2014. Un
grande albero della vita, con due bracci laterali, ed il tronco in proiezione
con il crocifisso della Chiesa. L'albero affonda le sue radici nella natività e
porta i suoi frutti e le sue radici piene di vita nel piccolo paese di Betlemme
che pullula di personaggi meccanizzati e che sono prevalentemente mamme e nonne
con bambini che giocano, perchè la nostra speranza sono i bambini e le nostre
radici sono i nostri nonni, che troppo spesso non vengono più accolti in
famiglia. Chi invece non riconosce la speranza della natività si indurirà
e diventerà pietra come le case di Cafarnao, il paese sulla sinistra del
presepe da dove Gesù chiamò e scelse i suoi pescatori di uomini Pietro,
Giovanni, Giacomo e Simone. Ma gli abitanti di questo paese non riconobbero il
valore del Messia e non lo seguirono, così di quelle case non rimase che un
cumulo di pietre, come lo stesso Gesù profetizzò. Ma anche per queste persone
Dio dà una possibilità di salvezza, così un'unica lunga radice, collega ogni
casa di Cafarnao per permettere a Dio di operare la sua Misericordia.
Il
presepe di Lecore è un presepe in cui ogni casa ed ogni personaggio parlano e
partecipano del significato del tema meditativo, ogni casetta non è messa lì ma
propone una suggestione a chi la guarda e molte persone uscendo dalla Chiesa di
San Pietro a Lecore hanno le lacrime agli occhi per la commozione. Il
presepe è al suo nono anno di allestimento ed è realizzato tutto con materiale
povero come scatole di cartone e carta da pacchi. Si può visitare tutti i
giorni festivi e prefestivi fino al 18 Gennaio. Per infowww.presepedilecore.it
A NICOSIA DI CALCI, IL PRESEPIO CHE CRESCE AGGIUNGE "IL MAESTRO"
Si chiama "Il
Presepio che cresce" perchè ogni anno aggiunge un personaggio al presepe.
A realizzarlo a Nicosia di Calci Bruna Lupetti la sorella e Libera con la
collaborazione di Mons. Antonio Cecconi, Giuliano Valdrighi, Claudia Del Torto,
Grazia Degli Innocenti, Manuela Turini, Giulia Ghelardi, Umberto Battaglini, Gabriele
Ferri, Silvia Battaglini, Lucia Ferri. I personaggi del presepe. Ne parliamo
con Bruna Lupetti Battaglini.
Come sono realizzati i personaggi?
I personaggi sono alti 65/70 centimetri e le parti scenografiche sono realizzati con sistemi artigianali. Le parti visibili delle statue sono in gesso modellato a mano e successivamente dipinto, mentre il corpo è costituito da una intelaiatura ricoperta con abiti veri che vengono realizzati con particolare attenzione alla ricerca di stoffe venivano usate al tempo della Natività. Molta cura viene dedicata ai particolari, ai dettagli, riprodotti con precisione in miniatura. Per le scenografie, ogni anno diverse, vengono usati materiali naturali come sughero, radici di alberi, borraccina, canne, tronchetti, tutte cose che si trovano facilmente sui nostri monti e che, immagazzinate dopo lo smontaggio, vengono riutilizzate l’anno successivo. Anche le piante inserite nel Presepio sono vere, coltivate in dimensioni adatte e riutilizzate anno dopo anno.
I personaggi sono alti 65/70 centimetri e le parti scenografiche sono realizzati con sistemi artigianali. Le parti visibili delle statue sono in gesso modellato a mano e successivamente dipinto, mentre il corpo è costituito da una intelaiatura ricoperta con abiti veri che vengono realizzati con particolare attenzione alla ricerca di stoffe venivano usate al tempo della Natività. Molta cura viene dedicata ai particolari, ai dettagli, riprodotti con precisione in miniatura. Per le scenografie, ogni anno diverse, vengono usati materiali naturali come sughero, radici di alberi, borraccina, canne, tronchetti, tutte cose che si trovano facilmente sui nostri monti e che, immagazzinate dopo lo smontaggio, vengono riutilizzate l’anno successivo. Anche le piante inserite nel Presepio sono vere, coltivate in dimensioni adatte e riutilizzate anno dopo anno.
Chi è il
nuovo personaggio inserito quest'anno nel Presepio?
Si tratta del maestro e di alcuni alunni.
Si tratta del maestro e di alcuni alunni.
Dopo
pastori, artigiani, massaie, agricoltori, ciechi, albergatori... perché un
maestro?
Perché MAESTRO è il nome con cui i discepoli si rivolgono a Gesù. Gesù non è un maestro che ha bisogno di salire in cattedra per fare lezione, la sua scuola sono le strade polverose, le materie di insegnamento sono l’osservazione amorosa delle bellezze del creato, gli incontri con le persone, la denuncia dell’arroganza del potere.
Perché MAESTRO è il nome con cui i discepoli si rivolgono a Gesù. Gesù non è un maestro che ha bisogno di salire in cattedra per fare lezione, la sua scuola sono le strade polverose, le materie di insegnamento sono l’osservazione amorosa delle bellezze del creato, gli incontri con le persone, la denuncia dell’arroganza del potere.
Quando
si parla di maestri del nostro tempo il ricordo va ad alcune figure
sacerdotali. A chi in particolare?
Davanti al Presepio, senza dimenticare le ombre, accendiamo qualche luce che rischiara il cammino della chiesa nella storia con “personaggi” che hanno scelto la scuola come occasione di fedeltà al Vangelo: don Lorenzo Milani, che scelse la promozione degli ultimi proprio attraverso la scuola; Giovanni Battista De La Salle, che diede vita ai “Fratelli delle scuola cristiane”, religiosi dediti all'istruzione e educazione gratuita dei fanciulli delle classi popolari in un tempo in cui si studiava solo a pagamento e quindi la cultura era patrimonio dei ricchi; Giovanni Bosco che promosse l’elevazione dei “figli del popolo” attraverso le scuole di formazione professionale; Pino Puglisi, prete e insegnante di religione nelle scuole di Palermo, “reclutava” tra i suoi studenti volontari impegnati a strappare alla mafia i ragazzi di Brancaccio attraverso la crescita culturale e comunitaria. Tanti modi di essere “maestri” per fedeltà al Bambino di Betlemme che, diventato grande, sceglierà come ultima cattedra il legno della croce. Dalla quale insegna ancora.
Davanti al Presepio, senza dimenticare le ombre, accendiamo qualche luce che rischiara il cammino della chiesa nella storia con “personaggi” che hanno scelto la scuola come occasione di fedeltà al Vangelo: don Lorenzo Milani, che scelse la promozione degli ultimi proprio attraverso la scuola; Giovanni Battista De La Salle, che diede vita ai “Fratelli delle scuola cristiane”, religiosi dediti all'istruzione e educazione gratuita dei fanciulli delle classi popolari in un tempo in cui si studiava solo a pagamento e quindi la cultura era patrimonio dei ricchi; Giovanni Bosco che promosse l’elevazione dei “figli del popolo” attraverso le scuole di formazione professionale; Pino Puglisi, prete e insegnante di religione nelle scuole di Palermo, “reclutava” tra i suoi studenti volontari impegnati a strappare alla mafia i ragazzi di Brancaccio attraverso la crescita culturale e comunitaria. Tanti modi di essere “maestri” per fedeltà al Bambino di Betlemme che, diventato grande, sceglierà come ultima cattedra il legno della croce. Dalla quale insegna ancora.
E nella contemporaneità a chi va il
pensiero?
Un'altra luce si è accesa davanti al presepio con l’assegnazione del premio Nobel per la pace alla diciassettenne pakistana Malala Yousafzai, per la sua lotta a favore del diritto all’istruzione di tutti i bambini e le bambine. Insieme alla storia dell’indiano Kailash Satyarthi, 60 anni, impegnato contro il lavoro minorile, la forza di questa giovane ragazza, che non ha esitato a sfidare la morte per fedeltà alle proprie convinzioni, è un messaggio di speranza soprattutto per le giovani generazioni.
(fm)
Un'altra luce si è accesa davanti al presepio con l’assegnazione del premio Nobel per la pace alla diciassettenne pakistana Malala Yousafzai, per la sua lotta a favore del diritto all’istruzione di tutti i bambini e le bambine. Insieme alla storia dell’indiano Kailash Satyarthi, 60 anni, impegnato contro il lavoro minorile, la forza di questa giovane ragazza, che non ha esitato a sfidare la morte per fedeltà alle proprie convinzioni, è un messaggio di speranza soprattutto per le giovani generazioni.
(fm)
(foto di Ennio Gioè)
LA PACE TRA I POPOLI NEL CALENDARIO DELL'AVVENTO. NUOVO LOOK PER PIAZZA DEL SEMINARIO A SAN MINIATO (PI)
Una vera e propria mostra
collettiva realizzata da artisti, pittori, fotografi e giornalisti sulle finestre
della storica facciata del seminario di San Miniato che il pittore fucecchiese Francesco di Pietro Chimenti affrescò nel
1705 dando all'edificio l'aspetto attuale. Edificio che fu poi inaugurato
solennemente nel 1713. Per tutto il
mese di dicembre, ogni sera è stata scoperta un'opera. Ora il calendario
dell'avvento è diventato presepe, nasce
nel cuore della città e della diocesi di San Miniato ma si apre al mondo e al
tempo, alle sue povertà, alle sue ingiustizie, alle sue periferie.
"Tutto questo viene portato alla culla di
Betlemme per diventare segno di speranza per l'uomo di oggi" - spiega
Fabrizio Mandorlini tra gli ideatori dell'iniziativa - "Alla
sensibilità di artisti e pittori come Sauro
Mori, Lorenzo Terreni, Luca Macchi, Gramoz Mukja Amos, Rosi De Biasio, Alma Francesca,
Vilma Checchi, Carla Billeri, Giulio Greco - continua - si è aggiunta una
visione più ampia e globale con gli scatti d'autore della giornalista di
Famiglia Cristiana e Avvenire, inviata in aree di crisi Romina Gobbo, del fotoreporter vicentino Fabio Zoratti e del
sanminiatese Pier Paolo Pernici. Portandoci a stretto contatto con le
difficoltà e le speranze del Medio Oriente e dell'Afghanistan, con la
sensibilità religiosa dell'India, con le povertà dell'Africa.
Un calendario "global" in cui trovano spazio la rappresentazione dei profughi di ogni tempo (oggi siriani e africani, più di duemila anni fa lo furono Maria e Giuseppe a Beltemme), dei migranti del Mediterraneo, degli ultimi del mondo. A completare l'insieme, la parola di due insegnanti Patrizia Bianconi e Silvia Giannoni diventata una sorta di murales". Il calendario si intitola "Il Natale nel mondo, per una pace tra i popoli" e a suggellare il tema sono interpretati anche argomenti del secolo scorso come le due guerre mondiali e i campi di sterminio. Non mancano i riferimenti biblici e alla liturgia come il leone e l'agnello che richiamano la Stirpe di David, Santa Sofia che rimanda con il suo significato simbolico a Istanbul e al dialogo interreligioso, il sole alla Festa ebraica della luce. E' la prima volta che è stato provato un intervento di arte moderna su una facciata storica con una realizzazione di grande impatto visivo e le finestre del palazzo che fanno da cornice naturale alle opere. A dimostrazione della particolarità dell'iniziativa, le telecamere del TG3 Rai Toscana sono intervenute alla cerimonia di presentazione.
Un calendario "global" in cui trovano spazio la rappresentazione dei profughi di ogni tempo (oggi siriani e africani, più di duemila anni fa lo furono Maria e Giuseppe a Beltemme), dei migranti del Mediterraneo, degli ultimi del mondo. A completare l'insieme, la parola di due insegnanti Patrizia Bianconi e Silvia Giannoni diventata una sorta di murales". Il calendario si intitola "Il Natale nel mondo, per una pace tra i popoli" e a suggellare il tema sono interpretati anche argomenti del secolo scorso come le due guerre mondiali e i campi di sterminio. Non mancano i riferimenti biblici e alla liturgia come il leone e l'agnello che richiamano la Stirpe di David, Santa Sofia che rimanda con il suo significato simbolico a Istanbul e al dialogo interreligioso, il sole alla Festa ebraica della luce. E' la prima volta che è stato provato un intervento di arte moderna su una facciata storica con una realizzazione di grande impatto visivo e le finestre del palazzo che fanno da cornice naturale alle opere. A dimostrazione della particolarità dell'iniziativa, le telecamere del TG3 Rai Toscana sono intervenute alla cerimonia di presentazione.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5999f186-9d3c-4362-bd9f-fc6636c587a3-tgr.html#p=0
Sotto: momenti della presentazione con Andrea Mancini, Luca Macchi, Fabrizio Mandorlini e gli autori delle opere.
SAN MINIATO BASSO, PRESEPE VIVENTE AFFLUENZA DA RECORD
Il presepe vivente di San Miniato Basso, con oltre duecento figuranti e un migliaio di persone coinvolte nell'organizzazione e nell'allestimento, ha visto una partecipazione veramente notevole, favorita dal nuovo percorso proposto che dal centro del paese si è diretto verso la chiesa dei SS.Martino e Stefano per poi svilupparsi, una volta oltrepassato l'arco romano, nel piazzale adiacente la nuova chiesa dove sono rappresentate le scene principali. Le scene dell'Annunciazione, della visita a Santa Elisabetta, del censimento e della Natività sono state sottolineate, oltre che dalla narrazione, dal canto dei Pueri Cantores.
Tanti visitatori nel giorno di Natale e nel giorno di Santo Stefano ai presepi artistici e tradizionali nel cuore della Toscana. Le Terre di Presepi, lungo i suoi settanta chilometri aspettano, e così per i prossimi giorni, le gite organizzate, i pulman di famiglie provenienti da tanti luoghi d'Italia. Ognuno può fare il proprio itinerario o dividere in più giornate il percorso alle rappresentazioni presepiali.
Tutti i presepi artistici meritano di essere visitati, al pari di quelli tradizionali, un'occasione per compiere un viaggio alla scoperta della Natività e al tempo stesso per conoscere meglio tante realtà nel cuore della Toscana. Cigoli, Castelfiorentino, Lecore, Firenze Isolotto ai Bassi, Petroio di Vinci, San Miniato, San Romano, Montopoli, Nicosia di Calci e tutte le altre località sono pronte ad accogliere i visitatori, malgrado alcune file per entrare dovuta all'alta affluenza.
A Cigoli i volontari hanno preparato nell'attesa a chi fa la fila per entrare davanti al santuario castagne arrostite gratis per tutti e attendono alcuni pulman di visitatori provenienti dalla Spagna e offrono la possibilità di visitare il mercatino della solidarietà e i presepi realizzati dai bambini nella chiesa di San Rocco, mentre a San Romano, in attesa del presepe si può partecipare alla pesca di beneficenza o visitare i piccoli presepi del mondo.
"Terre di presepi è anche, arte e musica - sottolinea Fabrizio Mandorlini - A Lecore (Signa) domani ci sarà in concerto il cantautore Riccardo Marasco, a Castelfiorentino al concerto del Coro San Lorenzo è seguito il presepe vivente in musica e danza", domani (sabato 27 alle ore 11) ci sarà la presentazione in piazza del Seminario a San Miniato del calendario dell'avvento, mentre è possibile visitare fino a gennaio la mostra "Essere" dell'artista Mukja Gramoz (Amos) allestita in una sala adiacente al chiostro del santuario di San Romano".
Sotto: Le foto del presepe vivente di San Miniato Basso
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