PRESEPE RESIDENZA PER ANZIANI "DEL CAMPANA GUAZZESI" - SAN MINIATO

Presepe classico realizzato dagli anziani con l'aiuto degli operatori volontari della residenza.

Indirizzo: 
Via Bagnoli,1 San Miniato

Telefono:
0571/418252

e-mail: 
info@delcampana.it

Sito internet: 

Orari di apertura:
tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00






PRESEPE FONDAZIONE CONSERVATORIO SAN MARTA - MONTOPOLI

Collezione di Presepi realizzati con materiali di scarto di Ciro Cipollona, artista che esposto le sue opere anche in Cina e Giappone. L'occasione è buona per ammirare la nostra raccolta d'Arte Sacra.
Indirizzo:
Via del Falcone, Montopoli 
Cel: 338/6543223
e-mail: conservatoriosantamarta@virgilio.it
Sito Web: http://www.conservatoriosantamarta.it/

Giorno di inaugurazione: 08/11/2014
Giorno di chiusura Presepe: 07/01/2015

Orari e giorni di apertura al pubblico: 
dal 01/12/2014 al 07/01/2015 su appuntamento.
Tutti i Sabati dalle 15:30 alle 17:30,
Martedì dalle 10:00 alle 12:00 escluso il 06/01/2015,
Mercoledì 7 dalle 10:00 alle 12:00

 















PRESEPE PARROCCHIA SS JACOPO E PIETRO - BALCONEVISI

Presepe contadino realizzato con materiali della campagna toscana situato nella Chiesa Parrocchiale in Via Castello n° 2 di Balconevisi, San Miniato.

Contatti:

Cel: 338/3936153
e-mail: paolo@lionshoes.it

Apertura:
tutte le Domeniche e giorni festivi dal 07/12/2014 al 11/01/2015

Giorno di inaugurazione:
Domenica 21/12/2014 alle ore 10:00

Iniziative pubbliche previste:
Sabato 27/12/2014 ore 21:15 Concerto di Natale della Corale della Valdegola 

Giorno di chiusura del Presepe:
11/01/2015

PRESEPE EX STALLA CASA TORRE "SGHERRI"

Presepe tradizionale ubicato nelle ex stalle della casa Torre "Sgherri", 
Via Maioli n°87, angolo Piazzetta Pancole, San Miniato,
orario e giorni di apertura pubblica: Lunedì al Venerdì ore 10:00 - 12:00, 17:00-19.00
Sabato/Domenica e festivi ore 10:00-19:00.
Cel: 347/6364177
Tel: 0571/43900













San Miniato, casa Torre "Sgherri", contrada di Pancole

PRESEPE ARTISTICO DI MONTIGNOSO - GAMBASSI (FI)

Il suggestivo presepe di Montignoso
Quasi sempre ad ogni Natale si è arricchito di una nuova scena e ad oggi si può ben affermare che in esso viene rappresentato tutta la vita di Cristo. Ad un primo sguardo d’insieme si nota come è costituito da due parti.

Nella prima viene raffigurato quanto i cosiddetti Vangeli dell’infanzia narrano di Gesù: l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Maria SS.ma; la visita della Madonna alla cugina S. Elisabetta; l’episodio evangelico in cui S. Giuseppe viene a sapere da un angelo del progetto che Dio ha su Maria, sua promessa sposa, e su di lui; l’arrivo della Santa Famiglia a Betlemme in occasione del censimento di Cesare Augusto e l’ormai prossima nascita del divin Bambino.

Naturalmente occupa uno spazio di primo piano la grotta dove è avvenuta la nascita di Gesù e l’adorazione dei magi. L’illuminazione notturna qui aiuta il pellegrino a capire come Cristo sia luce del mondo. Tutta la scena della divina nascita infatti è illuminata con una luce fioca come di piccolo fuoco acceso, ma una luce forte e calda parte dalla mangiatoia e, illuminando la statua di Gesù Bambino, va a colpire i volti di Maria SS.ma e  di S. Giuseppe, quasi a voler sottolineare che Cristo, luce del mondo, illumina il volto e quindi il cuore e la vita di coloro che si aprano ed abbracciano con fede il progetto di vita che Dio Padre ha su di loro, sperimentando così che solo in questa divina volontà c’è il loro vero unico bene. Intanto una folla di pastori, che giungono dal poggetto su cui è situata Betlemme storica, sembrano avviarsi verso la grotta per adorare il celeste Bambino, ognuno portando i propri doni. Una grande stella cometa svetta sulla grotta rendendo il tutto molto suggestivo.
Poco distante, in altre due grotte è raffigurata la scena in cui gli angeli annunciano ai pastori che è nato il Salvatore in tripudio di canti e di luce.
La gioia del Natale viene però a questo punto quasi spezzata dalla tragica scena della strage degli innocenti che mostra fino a che punto può giungere la violenza dell’uomo quando, per orgoglio e superbia, non ha nient’altro nella mente e nel cuore che la propria autoesaltazione e autoaffermazione giungendo così ad uccidere i deboli, i più indifesi. Questa scena mette in evidenza al fedele che la strage dei santi piccoli martiri, causata dal re Erode, oggi, purtroppo, continua ancora a causa dell’egoismo dell’uomo che non tiene più conto della dignità della persona, della sua vita dai suoi albori fino all’ultimo istante, causando così sofferenza e morte.
La santa Famiglia riesce a scampare all’immane tragedia perché Giuseppe avvisato in sogno da un angelo, nottetempo, fugge in Egitto. Il presepe di Montignoso rappresenta questo episodio evangelico attraverso una doppia scena a contrapposizione. Da un lato la semplice ed umile dimora dove i novelli sposi, Maria e Giuseppe, pur in esilio vivono momenti di pace e contemplano l’umiltà di Dio che, fattosi Bambino, sta imparando a camminare. Dall’altra parte la sontuosa reggia faraonica con le sue divinità e riti pagani che mette in evidenza che quando l’uomo è accecato dalla superbia si crede di essere un dio e si proclama tale. Ma prima o poi tutto scompare e si dilegua nel nulla così come è accaduto per i tanti sovrani, imperatori e faraoni di cui la nostra storia è costellata. 
Subito dopo viene rappresentata la vita nascosta di Gesù a Nazareth. Dapprima adolescente, impara l’arte del falegname. Poi, insieme a sua Madre Maria, accanto a Giuseppe nel momento del suo beato transito
 
La seconda parte del presepe raffigura la vita pubblica di Gesù.
Due quadri in bassorilievo presentano l’episodio delle nozze di Cana, dove Gesù, compiendo il primo miracolo, comincia a svelare la sua identità e l’episodio della risurrezione di Lazzaro, dove Egli afferma che è Lui la vita e la risurrezione.
Seguono le scene che narrano la passione morte e risurrezione di Cristo: l’ultima cena; nell’Orto degli ulivi Gesù agonizzante con Pietro, Giacomo e Giovanni beatamente addormentati; il processo di Gesù di fronte a Pilato e la conseguente e tremenda flagellazione. Situata in un piccolo viottolo c’è la commovente scena dell’incontro di Maria SS.ma con Gesù che porta la croce lungo la via del Calvario. Poco distante Gesù esanime sulle braccia della Madre e Longino, il centurione romano, in ginocchio in atteggiamento di adorazione e di fede. Infine la gloriosa risurrezione: Gesù maestosamente bello che troneggia con le braccia aperte sulla tomba vuota, davanti alle tre Maria piangenti perché non avevano trovato il corpo del Signore nel sepolcro. 
Il presepe trova la sua ultima scena in quadro in bassorilievo che raffigura la scena della Pentecoste: Maria SS.ma, attorniata dagli apostoli nel Cenacolo, è presente all’effusione dello Spirito Santo in uno dei momenti fondanti e fondazionali della Chiesa.

Il presepe di Montignoso è aperto tutto l'anno.

 













IL PRESEPE ARTISTICO DI LECORE - SIGNA (FI)

PROFUMO DI PANE DOVE TUTTO DIVENTA VITA

Ogni anno durante un Pellegrinaggio a Lourdes una ispirazione arriva al cuore dell'artista Sauro Mari per realizzare un'opera di meditazione e contemplazione che è il Presepe di Lecore.
Il tema viene sviluppato con materiale povero come le scatole di cartone e materiali naturali perchè il fermarsi a scoprire la Natività non ha bisogno di eccezionalità ma di Bellezza. E proprio la Bellezza è quella che colpisce entrando nella piccola chiesetta della piana di Signa, sperduta in mezzo alla campagna, alle porte con un tempo passato che non ha confini.
Il visitatore ogni volta che entra nella chiesa rimane senza fiato perchè il Presepe è tutta la chiesa, occupa tutto lo spazio dell'altare e dell'abside ed arriva fino quasi al tetto attraverso il coinvolgimento anche delle opere presenti come il Crocifisso. Le dimensioni sono di 12 metri di larghezza 7 di profondità e 5 metri di altezza. I personaggi, oltre un centinaio, sono tutti motorizzati ed ogni anno cambiano in base al titolo ed al tema e coinvolgono il visitatore con i loro mestieri ma anche con i loro giochi ed attività della vita quotidiana e permettono così di immedesimarsi con coloro che per primi hanno incontrato Gesu'. I visitatori sotto la guida di volontari che offrono spiegazioni, possono vivere nel proprio cuore un percorso di riscoperta del significato di chi è Gesù e che valore ha nella vita quotidiana di ognuno.
Quest'anno il titolo del Presepe e': "PROFUMO DI VITA DOVE TUTTO DIVENTA PANE".



















Sauro Mari da oltre 10 anni allestisce il presepe nella sua parrocchia creando allestimenti scenografici completamente diversi ogni anno sfruttando esclusivamente scatole di cartone, materiale ligneo o materiale naturale. Ogni anno impiega 3 mesi pieni di lavoro per la realizzazione delle casette in cartone rivestite e decorate a mano. I personaggi sono tutti in terra cotta e resi in movimento attraverso la realizzazione manuale di meccanismi motorizzati e abiti dedicati al tema dell’anno. Il tema del presepe inoltre e’ approfondito e meditato attraverso le parole liriche dell’autore che mettendosi in gioco racconta di se’ e suscita riflessioni in chi legge.  

Il Presepe è aperto tutti i festivi (15,30-19,30) e prefestivi (17-19,30) dal 24 Dicembre 2015 al 24 Gennaio 2016. 

Per prenotare visite guidate di gruppi telefonare al 3388864431.
Ulteriori informazioni www.presepedilecore.it - https://www.facebook.com/Presepe-di-Lecore-133053256852106/

PRESEPE DI LECORE 2015
“PROFUMO DI VITA DOVE TUTTO DIVENTA PANE”
Quante volte nella nostra vita incontriamo persone che camminano
stancamente sotto il peso della solitudine, senza ideali e senza meta,
che hanno smarrito la speranza e cercano con fatica la verità, 
delusi da esperienze negative che fanno pensare 
di essere stati abbandonati dal Signore.
Gesù invece è per le strade del mondo, rallenta i suoi passi al ritmo dei nostri, 
dentro la polvere delle nostre strade, quando sulla nostra fede scende la sera,
Lui si avvicina e cammina con noi, ci raggiunge nelle nostre vicende quotidiane
di viandanti e cambia il cuore, gli occhi e il cammino di ciascuno,
si fa compagno di viaggio per riaccendere in noi il calore della fede,
della speranza e spezzare il pane della vita
Resta con noi Signore, rimani con noi perché si fa sera, 
resta con noi quando la sera scende nel nostro cuore, 
resta con noi e con tutti quelli che sono in cammino
Donaci ogni giorno di incontrare compagni sinceri, 
guide sicure con cui condividere i nostri pensieri, le nostre inquietudini
e le nostre speranze.
Oggi Tu nasci per riscaldare gli inverni della nostra vita, 
la Tua parola Signore può aprirci uno spiraglio e darci la luce necessaria
per comprendere gli eventi della nostra esistenza,
senza quella parola siamo come degli analfabeti,
vediamo senza comprendere, ascoltiamo senza capire, 
senza la tua parola la storia è come un libro sigillato che non possiamo aprire,
solo Tu hai il potere di aprirlo e leggere dentro la nostra vita,
perché ogni uomo anche il più povero nelle Tue mani si senta amato.
In questo Natale, lungo la strada una carezza per chi prova dolore,
un pezzo di pane per chi sta per venire meno e sentiremo profumo di Te.

Sauro

Chi ha già visitato il presepe di Lecore (Signa), si pone la domanda:”Quale sarà il tema di quest’anno? Come verrà realizzato?”. Se è vero che il presepe rappresenta la Natività inserita nel contesto di un paesaggio che cambia a seconda delle regioni e delle zone dove viene costruito, quello che ammiriamo nella chiesa parrocchiale di Lecore vuole portare ogni anno il visitatore ad accogliere un messaggio che aiuti a entrare nel mistero del Natale alla luce della Parola di Dio e calato nell’esperienza della vita quotidiana.
Se è suggestivo vedere i vari personaggi in movimento e la scenografia che disegna vari scorci di vita familiare o di lavoro, quello che colpisce è il modo in cui Sauro Mari e i suoi collaboratori riescono a trasmettere un messaggio che passa attraverso giochi di luce, materiale utilizzato e raffigurazione di luoghi evangelici che creano meraviglia e stupore, insieme alla riflessione che ti tocca il cuore.
Il tema di quest’anno “Profumo di vita dove tutto diventa pane” vuole aiutarci a scoprire che anche noi, pellegrini verso Betlemme, abbiamo bisogno di sentire che Lui è già accanto a noi, si fa compagno di strada ascoltando i nostri lamenti e le nostre storie, pronto a fermarsi con noi perché non ci sentiamo soli quando scende la sera.
C’è un filo sottile che unisce quest’anno l’evento di Betlemme e l’episodio dei due discepoli di Emmaus. Se a Betlemme – che significa “casa del pane”- il Figlio di Dio si fa riconoscere nella fragilità di un bambino, nella locanda dove si fermano i due discepoli riconoscono Gesù nella fragilità di un “pane spezzato” che diventa forza e coraggio per riprendere il cammino anche se ormai si è fatta sera.
Come nella notte i poveri pastori ricevono l’annuncio che è nato il Salvatore e raccontano a tutti ciò che hanno visto e contemplato, così nella notte i due discepoli in cammino verso Emmaus vengono affiancati da colui che si farà riconoscere nello spezzare il pane e colmerà il loro cuore di calore e di speranza, facendoli diventare testimoni coraggiosi e intrepidi della risurrezione.
Se la Parola di Dio si è “fatta carne” e si è resa visibile nel mistero del Natale, anche nel gesto eucaristico dello”spezzare il pane” il Signore si fa vicino, entra nella nostra vita, diventa “carne della nostra carne”, perché tutto profumi di vita.
Lui si avvicina e cammina con noi, ci raggiunge nelle nostre vicende quotidiane di viandanti e cambia il cuore, gli occhi e il cammino di ciascuno, si fa compagno di viaggio per riaccendere in noi il calore della fede, della speranza e spezzare il pane della vita”.
Chissà che il presepe di quest’anno che andremo a vedere a Lecore non ci porti a pensare ancora una volta che davvero quel Bambino è il segno e lo strumento che Dio ci offre per toccare la nostra vita frettolosa e contorta, per renderla più semplice, più povera, più fragile, proprio come un pezzo di pane.
In quel Bambino c’è il profumo di Dio, c’è odore di pane.
Andiamo a Lecore. Facciamoci pellegrini e mendicanti d’amore e avvolti dalla luce del Natale saremo capaci di offrire “una carezza per chi prova dolore, sapremo dare un pezzo di pane per chi sta per venir meno e sentiremo profumo di Dio”.

                                                                                        don Paolo Paoletti, parroco di Càscina (Pisa)






I PRESEPI DEGLI ANNI SCORSI













Ogni anno durante un Pellegrinaggio a Lourdes una ispirazione arriva al cuore dell'artista Sauro Mari per realizzare un'opera di meditazione e contemplazione che è il Presepe di Lecore.
Il tema viene sviluppato con materiale povero come le scatole di cartone e materiali naturali perchè il fermarsi a scoprire la Natività non ha bisogno di eccezionalità ma di Bellezza. E proprio la Bellezza è quella che colpisce entrando nella piccola chiesetta della piana di Signa, sperduta in mezzo alla campagna, alle porte con un tempo passato che non ha confini.
Il visitatore ogni volta che entra nella chiesa rimane senza fiato perchè il Presepe è tutta la chiesa, occupa tutto lo spazio dell'altare e dell'abside ed arriva fino quasi al tetto attraverso il coinvolgimento anche delle opere presenti come il Crocifisso. I personaggi, oltre un centinaio, sono tutti motorizzati ed ogni anno cambiano in base al titolo ed al tema e ci coinvolgono con i loro mestieri ma anche con i loro giochi ed attività della vita quotidiana e permettono così di immedesimarsi con coloro che per primi sono accorsi alla Grotta di Betlemme. I visitatori sotto la guida di volontari che offrono le spiegazioni, possono vivere nel proprio cuore un percorso di riscoperta del significato di chi è Gesù per ognuno di noi, uomini e donne del XX secolo.
Quest'anno il titolo sarà: "Dalle radici della speranza nasce la vita".
Il Presepe è aperto tutti i festivi (15,30-19,30) e prefestivi (17-19,30) dal 24 Dicembre alla terza domenica di Gennaio. 
Il tema del Natale 2014 fa riflettere e meditare su dove riporre la Speranza per la nostra vita. Da un confronto fra i due villaggi di Betlemme e Cafarnao emerge come
UN UOMO CHE PONE LA SUA FIDUCIA NEL SIGNORE RIMANE SEMPRE FERMO E STABILE. CHI CONFIDA
IN LUI, NON TEME QUANDO IL GELO INVERNALE DELLA SOLITUDINE FA’ GHIACCIARE IL SUO CUORE
NE’ QUANDO LA SICCITA’ DELLA SOCIETA’ IN CUI VIVIAMO RENDE ARIDE TUTTE LE PERSONE
INCAPACI DI PROVARE SENTIMENTI POSITIVI E SAPER SPERARE IN UNA VITA MIGLIORE. Gli abitanti di Cafanao invece non avendo riconosciuto la Misericordia e consolazione di Dio attraverso i molteplici Miracoli fatti dal Signore nelle sue strade e non avendo cambiato stile di vita dopo l'incontro con Gesu', si sono ritrovati aridi nel cuore, induriti come pietre ed il loro paese fu distrutto completamente da un terremoto nel VII secolo come profetizzato da Gesu' stesso (Mt 11,23-24).
Sauro, l'artista e l'autore del presepe, nella sua nuova meditazione ci ricorda che "L’ESSENZA DELLA VITA CRISTIANA E’ QUELLA DI UN ALBERO CHE AFFONDA LE SUE RADICI IN GESU’. L’ALBERO TRAE IL SUO NUTRIMENTO E SI IRROBUSTISCE PROPRIO ATTRAVERSO LE RADICI E, QUANDO ARRIVA LA TEMPESTA, I PROBLEMI DELLA VITA, LA SOFFERENZA, L’ALBERO CHE NON HA  RADICI PROFONDE RISCHIA DI ESSERE SPAZZATO VIA."
Per noi oggi le nostre radici sono la tradizione cristiana dei nostri territori, i nostri nonni, le nostre famiglie dove poter ritornare ogni giorno per attingere nuova linfa e ritrovare quella consolazione amorevole tipica di chi ha incontrato ed incontra continuamente Gesu' bambino.

Il Presepe di Lecore sarà inaugurato la notte di Natale dopo la Santa Messa e sarà visitabile dal 25 Dicembre tutti i festivi (15,30-19,30) e prefestivi (17-19,30) fino al 18 Gennaio 2015. 
Per prenotare visite guidate di gruppi telefonare al 3388864431.

Ulteriori informazioni www.presepedilecore.it


Le foto dell'edizione 2014:





Alcune foto delle passate edizioni del presepe di Lecore.