Il fascino di "Una grande gioia" in un percorso attraverso i presepi nelle marginette nel capoluogo e nei dintorni, accompagna il visitatore.
All'aperto, sempre visitabile. Dall'8 dicembre al 7 gennaio.
Sansepolcro (Ar) - Il Grande Presepe
Viene realizzato ogni anno dalla Società Rionale Porta Romana fondata nel 1936 e la più antica associazione di volontariato di Sansepolcro (Ar).
Oltre settanta metri quadrati di presepe allestiti nella chiesa di Santa Marta che ogni anno offrono ambientazioni diverse ispirate a particolari momenti storici o località geografiche.
Una tradizione trentennale che i contradaioli e gli artigiani del luogo rinnovano annualmente interpretando i temi proposti con nuove scenografie e nuove ambientazioni.
Immagini del presepe del Natale 2017
Oltre settanta metri quadrati di presepe allestiti nella chiesa di Santa Marta che ogni anno offrono ambientazioni diverse ispirate a particolari momenti storici o località geografiche.
Una tradizione trentennale che i contradaioli e gli artigiani del luogo rinnovano annualmente interpretando i temi proposti con nuove scenografie e nuove ambientazioni.
Immagini del presepe del Natale 2017
Melello (Sansepolcro, Ar)
Il presepe artistico di Melello si trova alla porte di Sansepolcro.
Una tradizione più che ventennale quella che i volontari della parrocchia di Santa Maria realizzano nella vecchia chiesa di Melello e trae le proprie origini nel convento dei Cappuccini per poi abbracciare la campagna, nei dintorni di Sansepolcro. Il presepe è il lavoro di una lunga e meticolosissima preparazione e contiene alcune pregevoli ricostruzioni in muratura rifacendosi ad alcune abitazioni della zona e della cultura contadina con uno spaccato che richiama il paesaggio della val Tiberina. A impreziosire il tutto l'alternanza notte-giorno e la movimentazione dell'acqua. Una piccola opera d'arte alle porte di Sansepolcro.
Immagini del presepe realizzato in occasione del Natale 2017
Immagini del presepe realizzato in occasione del Natale 2017
Gricignano (Sansepolcro, Ar)
A Gricignano (Sansepolcro - Ar) il presepe colpisce per l'attenzione riservata allo sviluppo prospettico, con statue e costruzioni gradualmente più piccole andando dal primo piano verso lo sfondo e per la cura dei particolari, ricostruiti tutti con grande meticolosità. Il presepe è realizzato dalla Pro Loco di Gricignano e ha in Roberto Ermellini il suo ideatore data l'esperienza a realizzare il presepe nella sua abitazione. Con lui altri volontari del paese. Una visione di circa un quarto d'ora illustrata nei minimi dettagli con una voce narrante e una luce puntata nella scena interessata coinvolge i visitatori in qualcosa di unico. Occupa un'intera sala, nei locali dell'oratorio dietro la chiesa di San Biagio di Gricignano, circa 35 metri quadrati, ambientati in Palestina e animati da circa 500 figuranti.
Castelfranco di Sopra (Ar)
A Castelfranco di Sopra, il presepe vivente si svolge per tradizione ogni due anni nel pomeriggio di Natale alla Badia di Soffena dove è allestito il villaggio di Betlemme. La Badia di San Salvatore è nominata già in un documento del 1014 e fu per secoli affidata ai monaci vallombrosani. Il complesso è costituito dalla chiesa, dal chiostro e dal convento. La prima edizione venne allestita nel 1977 e fino al 1981 venne presentato ogni anno; poi, visto l'enorme impegno che richiedeva, dall'anno successivo divenne a cadenza biennale. A interpretare Gesù Bambino, secondo tradizione, è l'ultimo maschio nato nel paese, il più piccolo degli oltre cento figuranti che danno vita alla manifestazione. Il corteo parte dall'oratorio di San Filippo Neri con Maria, Giuseppe e l'asinello per dirigersi verso Betlemme dove è collocato il luogo dove registrarsi per il censimento. I centurioni controllano la città dove risiede la corte di Erode. Segue il villaggio con tutti i mestieri tipici del periodo, come il mulino con le macine a pietre, il mercato dei fiori e del pesce, i venditori di stoffe, i cestai, i vasai e la medicheria dei lebbrosi. La narrazione e le musiche sottolineano i vari momenti. Quando ormai è calata la sera sopra il rifugio dove si sono fermati Maria e Giuseppe si accende la stella. E' nato Gesù. Solo allora i visitatori possono entrare dentro la città per vedere da vicino le scene del presepe e fermarsi ad assaggiare quanto le botteghe offrono o avvicinarsi alle pecore dei pastori e agli animali da cortile. La rappresentazione si svolge nel pomeriggio di Natale e viene replicato per l'Epifania con i bambini che interpretano i personaggi. Non sono mancate negli anni anche iniziative collaterali tra le quali si evidenzia la mostra curata dal gruppo Esperanto intitolata "I volti di Cristo nell'arte". Viene messo in scena il 25 dicembre dagli adulti e il 6 gennaio dai bambini.
Orario 17-19.
Info: 329 7422108.
Scuola Santa Teresa a Cascina (Pi)
Alla scuola Santa Teresa di Cascina si svolge un'esposizione presepiale di rappresentazioni realizzate dai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo livello del territorio e della diocesi di Pisa.
Tutto ha avuto inizio nel 2002 quando fu dato vita a un concorso di lavori eseguiti con tecniche e materiali vari rappresentanti la natività.
L'iniziativa è cresciuta e lievitata con il passare degli anni. Nell'edizione 2007 sono esposti molti presepi provenienti da tutti i continenti, circa 800, facenti parte di una collezione privata concessa alla scuola. La collezione è in crescita e si arricchisce ogni anno di nuove natività.
Corso Matteotti, 9 - Cascina - Tel. 050 701332
Museo di Storia Naturale - Calci - I presepi Meucci
Non si tratta, in realtà, di un presepe unico, ma del risultato della fusione di tre presepi diversi, creati interamente a mano nel corso di quattordici anni di lavoro, dal 1948 al 1962: un risultato che dà conto di una maestria e di una dedizione (è il caso di dirlo) certosina. A realizzarlo sono stati da due artigiani calcesani che, pur non imparentati tra di loro, portavano entrambi il cognome di Meucci.
Tutti e tre i presepi sono composti da diverse decine di personaggi, di cui parecchi in movimento.
Si tratta, in definitiva, di una vera e propria opera d’arte, che ha raggiunto notorietà ovunque e ha girato il mondo, comparendo addirittura sulla rete nazionale colombiana durante il suo soggiorno a Bogotà in occasione del capodanno; questo, finché la generosità degli eredi degli artisti ha voluto che ne fosse fatto dono al Museo di Storia Naturale di Calci.
I presepi esposti sono tre.
Nella prima sala si trova il presepe più grande che Alberto e Renzo abbiano mai pensato. Il suo progetto comprendeva tre grandi diorami: il primo, più grande dei tre, ospitava ed ospita la Natività adagiata tra le rovine di templi romani che a loro volta sono immersi in un paesaggio tipicamente medio orientale; il diorami più piccoli si sarebbero dovuti trovare ai lati del primo e rappresentare ambienti di vita della campagna toscana. Purtroppo uno dei due è rimasto incompiuto, molto probabilmente per la prematura scomparsa di don Ettore Evangelisti, sacerdote e valente pittore che faceva parte del gruppo di persone che ha contribuito al successo di questi presepi.
Nello spazio più piccolo dei locali messi a disposizione dal Museo, la nicchia. è allestito l'ultimo presepe che Alberto e Renzo hanno ideato e costruito in occasione dell'apertura (11 ottobre 1962) del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965). La Natività è posta ai piedi della cupola di San Pietro e verso di essa sono in cammino su strade provenienti dai cinque continenti tutte le genti del mondo.
Il presepio più vecchio, costruito tra il 1948 ed il 1953, si trova nella galleria, ambiente lungo e stretto dove non è stato possibile rispettare l'ampiezza originale dei sei metri. In questo presepio la Natività si trova ancora tra le rovine del tempio romano (ed è lo stesso che compare nellle foto del 1948), ma sovrasta un paesaggio rurale tipicamente toscano.
I presepi esposti sono tre.
Nella prima sala si trova il presepe più grande che Alberto e Renzo abbiano mai pensato. Il suo progetto comprendeva tre grandi diorami: il primo, più grande dei tre, ospitava ed ospita la Natività adagiata tra le rovine di templi romani che a loro volta sono immersi in un paesaggio tipicamente medio orientale; il diorami più piccoli si sarebbero dovuti trovare ai lati del primo e rappresentare ambienti di vita della campagna toscana. Purtroppo uno dei due è rimasto incompiuto, molto probabilmente per la prematura scomparsa di don Ettore Evangelisti, sacerdote e valente pittore che faceva parte del gruppo di persone che ha contribuito al successo di questi presepi.
Nello spazio più piccolo dei locali messi a disposizione dal Museo, la nicchia. è allestito l'ultimo presepe che Alberto e Renzo hanno ideato e costruito in occasione dell'apertura (11 ottobre 1962) del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965). La Natività è posta ai piedi della cupola di San Pietro e verso di essa sono in cammino su strade provenienti dai cinque continenti tutte le genti del mondo.
Il presepio più vecchio, costruito tra il 1948 ed il 1953, si trova nella galleria, ambiente lungo e stretto dove non è stato possibile rispettare l'ampiezza originale dei sei metri. In questo presepio la Natività si trova ancora tra le rovine del tempio romano (ed è lo stesso che compare nellle foto del 1948), ma sovrasta un paesaggio rurale tipicamente toscano.
Pistoia Presepiamo
Tutte le informazioni, gli orari di apertura e gli aggiornamenti si possono trovare sul sito
www.presepiamo.com
www.presepiamo.com
Sarteano (Si) Presepi dal Mondo - Museo permanente
Chi sono, Stefano Rappuoli e la mia collezione di presepi
“Presepi dal Mondo” è la realizzazione di un desiderio che nasce fin dalla mia infanzia.
Ho sempre vissuto il Natale come un momento magico e questa nascita ha indubbiamente influenzato le mie scelte di vita.
Fin da bambino ho sempre fatto il presepe, qualche volta grande e curato, altre volte più piccolo, ma sempre con passione.
Poi, circa 30 anni fa, con il viaggio in Terra Santa, proprio a Betlemme ho acquistato il primo presepe in legno di olivo e, da allora, in ogni paese che visitavo, cercavo una Natività che ne rappresentasse le caratteristiche.
Sono andato alla ricerca, grazie anche a Internet e al passa parola con altri collezionisti, di personaggi, italiani ed esteri, un po’ fuori da quelli che erano i canoni classici del “Presepe”.
Ho avuto la fortuna di conoscere e diventare amico di molti artisti, alcuni dei veri maestri, e molte opere della mia collezione sono espressione della loro creatività.
Sono entrato così in un mondo a se stante fatto di inventiva, curiosità, originalità, grande capacità e bellezza che ora voglio condividere con i miei amici e con il mio paese.
Visitare questo museo, che sarà aperto tutto l’anno con un orario prestabilito, consentirà di fare il giro del mondo in pochi minuti perché si potranno osservare e scoprire usi, tradizioni e costumi che ogni paese, italiano e straniero, rappresenta nella Natività.
Trovarsi di fronte ad un Presepe, inoltre, fa riaffiorare ricordi cari all’infanzia e richiama alla sacralità della vita nascente, della maternità della donna e della famiglia e, ogni uomo, credente e non, può, ammirando questa collezione, rivivere questa pienezza di sentimenti e rievocare la “Notte Santa” che ha dato un nuovo significato alla nostra vita.
Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.presepidalmondo.it
Roffia (San Miniato - Pi)
Presepe artistico parrocchiale sfruttando i suoni e le luci che creano un
effetto realistico.
www.parrocchiaisolaroffia.it - isolaroffia@gmail.com
Ponte a Elsa (Pi)
Presepe della tradizione realizzato dall'Associazione culturale Kampino e dalla Parrocchia dei SS.Filippo e Giacomo in via Nazionale nell'area verde "Bruno Falaschi". Sempre visibile.
mail: info@kampino.it
Classico presepe della tradizione cristiana con statue di circa un metro di altezza che ripropone il mistero della Natività.
Calcinaia
Il Presepe di Calcinaia nasce nel 2006 per la volontà del
parrocco e di alcuni parrocchiani, e si è ogni anno migliorato nel gusto
artistico, nell'utilizzo delle tecnologie e soprattutto per il messaggio che
cerca di lasciare ai visitatori. Una realizzazione imponente di circa 40 metri
quadrati all'interno della storica e suggestiva Chiesa della Compagnia in via
XX Settembre, che coniuga l’innovazione tecnologica e la tradizione del
presepe, offrendo agli spettatori una rappresentazione assolutamente
suggestiva. L'opera racchiude in sé non solo la natività di Gesù, ma tutta la
sua vita, dall’annunciazione a Maria, fino alla croce e alla resurrezione, e
quest'anno è stata aggiunta una nuova scena: La Pentecoste. E' poi l’immagine
eucaristica che segna la fine del viaggio proposto ai visitatori, trasportati
prima nella Betlemme, poi nella Gerusalemme di oltre duemila anni fa,
attraverso luci, musiche, effetti audio, animazioni e giochi d’acqua in poco
più di 10 minuti. L'effetto che più attrae i visitatori è sicuramente la
pioggia che bagna realmente il paesaggio del presepe, e la pietra del sepolcro
che fisicamente rotola via durante la resurrezione.
Quella di quest'anno sarà l'undicesima edizione e ciò che
gli organizzatori si augurano è che come ogni anno il visitatore possa
terminare la visita al presepe, arricchito nella fede, dopo aver ammirato e
contemplato il grande mistero di Dio che si fa Uomo.
Gazzano (Re) - Mostra del Presepio
Mostra permanente di Presepi Artistici a cura di Antonio Pigozzi.
c/o Chiesa Parrocchiale, via della Canalina, Gazzano in Villa Minozzo (Re)
Mostra visitabile su prenotazione tutti i mesi dell'anno.
Orari di apertura della mostra:
dal 24 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 tutti i giorni dalle 15,00 alle 19,00
Dal 12 al 19 agosto 2018 tutti i giorni dalle 15,00 alle 19,00
Entrata ad offerta libera
Novità 2017
Durante il periodo natalizio sarà possibile ammirare il Maestro Antonio Pigozzi al lavoro nella costruzione di un presepe di grandi dimensioni nelle sale superiori della mostra.
Info e visite fuori orario:
Antonio 338 3459222
Liliana 347 1566297
Ernestina 348 7732579
facebook: Mostra del Presepio di Gazzano
Forcoli (Pi)
Mi chiamo Brini Massimo e sono nato Pontedera il 19 novembre del 1970.
La mia passione per il presepe arrivò spontanea all'età di 8 anni dopo una visita campo, le scenografie ed i personaggi meccanici rimasero nella mia mente. Da quel giorno con mio padre iniziammo a costruire e ricreare i paesaggi di Betlemme. Nel corso degli anni ho cambiato e perfezionato stili di costruzione, con legni, cartone, pennelli e colori ecco prendere forma il mio presepe da un ispirazione spontanea cercando di curare sempre più particolari e settagli che rendano il più realistico possibile. molti sono gli effetti luminosi ed oltre 60 personaggi in movimento. Ogni anno cerco di rinnovare il presepe e incuriosire con un "effetto sorpresa". Lasciando infatti un'offerta libera che come ogni anno viene devoluta alla parrocchia si aziona una parte del presepe
lasciando lo spettatore meravigliato. Dopo molti anni di presepe stile "napoletano" quest'anno dopo ore e ore di lavoro è completamente rinnovato. Aperto tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 21 esclusi i lunedì.
Vergaio (Po)
Il Gruppo Presepisti Vergaiesi ripropone dopo alcuni anni di inattività il presepe con il titolo "Una Stella nel bosco".
Aperto dall'8 dicembre al 14 gennaio, tutti i sabati dalle 15,30 alle 18. Domenica e festivi dalle h 15,30 alle 19,30. Info: 333 7390511
Presepe di Trevinano
Dal 2015 Alessandro Zuri durante il periodo Natalizio, realizza un
Presepe nello spazio antistante la chiesa parrocchiale, con sagome in legno ad
altezza naturale; quest'anno vi sarà un allargamento e verrà ambientato nelle
strade del borgo con l'obiettivo dei prossimi anni, di ricreare le scene del
presepe popolare in prossimità delle ormai scomparse botteghe e laboratori
artigiani, per dare una nuova vita alle strade e vicoli. A pochi
chilometri da San Casciano dei Bagni, nell’Alta Tuscia, si trova il borgo di
Trevinano, a ridosso della riserva naturalistica del Monte Rufeno dove si congiungono
la Toscana con l’Umbria ed il Lazio.
Il nome antico di Trevinano era Castrum
Trivinani, indicando probabilmente con questo toponimo il borgo posto in
prossimità di un Trivium, un incrocio
di tre strade, che portano tutt’oggi verso Siena, Orvieto e Acquapendente dove
incontriamo la via Cassia, di Francigena memoria, ripercorsa oggi da fedeli che si recano a Roma.
Diverse furono le Signorie che governarono per tutto il medioevo su
Trevinano: i Visconti di Campiglia dall’anno 1000 al 1327, i Monaldeschi della
Cervara fino al 1592; nel 1687 divenne proprietà dei Bourbon del Monte e dal
quel momento la storia di Trevinano è direttamente collegata a quella di
Acquapendente, di cui ne costituisce oggi una frazione.
Tutto il paese era in antichità un castello con la sua cinta muraria; la
prima torre di guardia risale all’anno 1000 e successivamente affiancata da un
fortilizio destinato alle guarnigioni. Nel borgo vi erano due porte di accesso
una delle quali, tutt’ora esistente è in prossimità del
castello, orientata verso il territorio senese; sul lato contrapposto, vi era
la porta che conduceva verso Roma. Trevinano è costruito su una possente rupe rocciosa ed è caratterizzato
dal versante di levante che precipita bruscamente verso il basso, denominata
per questo la balza, lungo la quale vi
sono in lunga fila le case con la Chiesa parrocchiale e il castello, mentre ad
ovest si affaccia sul Lago di San Casciano. E’ una
caratteristica di questa parte di territorio la presenza di abitati su rupi di
origine vulcanica, quali Orvieto e Civita di Bagnoregio, erose dal ritiro delle
acque nel periodo preistorico.
Un tempo
Trevinano segnava il confine fra lo Stato della Chiesa e il Granducato e la
torre del castello era a guardia delle vallate circostanti, contrapponendosi
alla rocca di Radicofani, fortilizio delle guarnigioni del bandito Ghino di
Tacco, predoni che infestavano le carovane in transito sulla via Cassia.
Oggi il borgo
è abitato da circa 100 persone ed è meta di viaggiatori ed escursionisti richiamati
dall’ospitalità della ristorazione della trattoria Da Gianfranco, con piatti tipici dell’AltaTuscia, La Parolina, L’Hosteria di Villalba.
Iscriviti a:
Post (Atom)