Sarà così infatti per Nicosia di Calci, San Romano, Montopoli, Cigoli, Petroio
e Isolotto. E' dunque lecito aspettarsi dunque ai presepi, un'altra giornata da
bollino rosso. Castelfiorentino con la Via dei presepi ha chiuso martedì scorso
giorno dell'Epifania.
E' dunque tempo di fare dei bilanci per questa prima esperienza di "Terre
di Presepi" che ha messo in rete 70 chilometri di presepi nel cuore della
Toscana, diventando un vero e proprio itinerario di Natale alla scoperta della
Natività e portando in tante località minori molti visitatori.
I numeri, quando si tratta di tantissima gente concentrata in pochi giorni, non
è mai facile certificarli. Le firme sui registri e i contapersone hanno in
questo aiutato.
"A Lecore, nella piana di Signa - spiega Fabrizio Mandorlini portavoce di
Terre di Presepi - ci sono stati ottomila visitatori in soli nove giorni di
apertura (il presepe è stato inaugurato la notte di Natale) ed è stato
necessario allestire cinquanta visite guidate con tre guide sempre operative. A
Castelfiorentino è stata stimata una presenza complessiva di ventimila
visitatori di cui moltissimi provenienti da fuori Toscana. All'Isolotto al presepe
dei Bassi sono state registrate quindicimila presenze, molto simile è il numero
di San Miniato città anche se difficile da conteggiare in quanto i presepi sono
dislocati su due chilometri di crinale nella centro storico. Per San Romano e a
Cigoli non è stato possibile calcolare un numero preciso in quanto le persone
che entravano a gruppi eludevano qualsiasi modalità di conteggio e per contare
le firme nei registri ci vorranno settimane, ma se si vuol parlare in numeri, venticinque
mila visitatori per ognuno dei due presepi è sicuramente un conto per difetto.
Vero bagno di folla anche per le rappresentazioni dei Presepi viventi. Solo a
quello di San Miniato Basso, a cui partecipavano circa duecento figuranti, la
stima è di oltre ottomila persone in due rappresentazioni".
Dato interessante sono i pullman organizzati di visitatori e di gite scolastiche che hanno scelto le Terre di Presepi nei giorni di Natale. Sommando tutti quelli arrivati a ogni presepe il numero è di 136, calcolato per difetto, con provenienza regionale e italiana. Si parlava dunque, un mese fa, di una stima di una potenzialità di centomila visitatori. Non è utopistico pensare che, sommando le presenze di tutti i presepi, il numero si possa raddoppiare. Di particolare "presa emotiva" sono state le iniziative realizzate in concomitanza, come il lancio delle mongolfiere luminose della pace la sera dell'Epifania che hanno illuminato molti cieli in Toscana, ma è da sottolineare come, accanto ai presepi, sono nate con ottimo successo tante iniziative culturali, concerti e mostre d'arte.
A dimostrazione che Terre di Presepi è stata una iniziativa molto seguita lo dimostrano gli accessi social. "Oltre diciassette mila le pagine del blog www.terredipresepi.blogspot.it visitate in meno di un mese - spiega Fabrizio Mandorlini che con Francesco Fiumalbi e Michela Ricciardi ha seguito i social. -Centosettantasettemila visualizzazioni sulla pagina di Google plus, una media di duemila visualizzazioni a post sulla pagina facebook da Natale in poi. Tutto ciò ha portato le località presepiali a trovarsi nei primi posti dei motori di ricerca di Google".
Tutto finito? No. Per chi ancora non li avesse visitati c'è un'appendice per due presepi anche per sabato 17 e domenica 18 gennaio. Saranno aperti al pubblico il presepe artistico realizzato da Sauro Mari a Lecore e quello realizzato da Mario Rossi a San Miniato, unitamente all'esposizione del calendario dell'Avvento sulla facciata del seminario. A Lecore tra l'altro è previsto un concerto conclusivo per domenica 18 che sarà tenuto del coro San Leonardo di Castelfiorentino.
E poi l'invito raccolto per il 2015 di un incontro dei presepisti toscani con Papa Francesco quando verrà a Firenze è un'ottima proposta di impegno.
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